Fabio Fazio è pronto a tornare sul Nove da domenica 5 ottobre con “Che Tempo Che Fa” in prima serata e a seguire il consueto “Tavolo” tra ospiti e risate. Il conduttore ha rivelato al settimanale “Sette” de Il Corriere della Sera chi è stato l’ospite che avrebbe voluto avere e che non è riuscito a far accomodare sulla poltroncina, davanti al mitico acquario.
“Ho provato tante volte con Armani. – ha confessato – E non sai quanto ho insistito con lui e i suoi. Perché non ha voluto venire? Non lo so. Per timidezza o perché forse non gli piaceva rivedersi. Mi dispiace molto. Sarebbe stato un bel racconto di una bella vita“. Poi il ricordo di un’altra ospite: “Moana Pozzi era bella. Molto esuberante, molto bella, molto solare. Era una donna intelligente, davvero intelligente. Avevo la sensazione che l’animo non corrispondesse all’aspetto”.
Già conduttore di quattro edizioni del Festival di Sanremo nel 1999, nel 2000, nel 2013 e nel 2014, Fazio ha spiegato che “probabilmente” ci tornerebbe: “Se penso che il primo l’ho presentato a 35 anni, una cosa assurda. Oggi lo farei con più leggerezza, con più serenità. Ma è una domanda di fantascienza, quindi rispondo per questo. Per fare Sanremo bisogna dotarsi di due cose: un’idea, perché altrimenti diventa uno show come tanti. E, poi, devi essere saldo in te stesso. Altrimenti Sanremo fa impazzire. È una cosa troppo grande, e ti può venire la presuntuosa illusione che sia andata bene per merito tuo. Se è andato male sei stato tu, ma se è andato bene è in primo luogo per la storia, la tradizione. Se non sei saldo, Sanremo può farti sbroccare”.
Poi una curiosità, Mick Jagger dei Rolling Stones deve dei soldi a Fazio. “Tanti anni fa, quando facevo Quelli che il calcio, volevo organizzare dei collegamenti strani – ha ricordato – e mi mandarono a Londra a parlare con un misterioso broker che si diceva conoscesse un sacco di gente. Morale: parto e vado a Richmond, il quartiere bene di Londra. Il tassista mi dice: ‘Ma lo sa che qui abita Mick Jagger?’. Arrivo a casa di questo signore e gli chiedo se è vero. Mi risponde: ‘Sì, sì, è un mio amico, più tardi arriva’. Da quel momento ho pensato fosse un millantatore”.
E ancora: “A un certo punto, mentre siamo in giardino, entra una Mercedes verde station wagon. Cazzarola, era Mick Jagger. A quel punto non capivo più niente, avevo 80 gradi di temperatura corporea. Dopo un po’ l’ospite mi chiede: ‘Come fai a tornare a Londra?’ Dico: ‘Prendo la metropolitana, visto che c’è’. Mick Jagger mi guarda: ‘Ti accompagno io in macchina’. Ho viaggiato con lui sino alla metropolitana di Richmond. Ero stupitissimo, si fermava a tutte le strisce, faceva passare tutte le vecchiette. Mi aspettavo che Mick Jagger guidasse rock, invece no, sembrava Gianni Morandi”.
Poi il finale: “Quando scendiamo dalla macchina c’è il parchimetro e lui dice: ‘Porca miseria, non ho coin’. Premesso che mi sembrava sbagliato che Mick Jagger dovesse pagare il parchimetro, io istintivamente dico: ‘Te li do io’. E gli do questi soldi. Io però non gli ho mai detto che glieli regalavo. Nella mia testa gliel’ho prestati, sono ligure. Insomma non me li ha mai restituiti. Devo incontrarlo prima o poi, questa cosa va chiarita”.